26 Feb Nichel e alimentazione
Le persone che non tollerano il Nichel (o Nickel) negli alimenti sono in forte aumento, per cui è importante sapere quali sono gli alimenti maggiormente responsabili di questa intolleranza.
L’intolleranza a questo metallo pesante coinvolge l’apparato gastrointestinale così come la pelle, attraverso reazioni più o meno significative che vanno dai disturbi della digestione alle reazioni cutanee, per spingersi in rari casi a estendersi a reazioni sistemiche.
La risposta è soggettiva e potremmo definirla dose dipendente, ma ogni individuo risponde in modo estremamente personale a diversi alimenti. Un esempio? A chi scrive potrebbe dare fastidio la pera, mentre a chi legge i fagioli. Inoltre, devono essere considerate molte altre variabili che dipendono dalla storia di ognuno e possono riguardare la condizione fisiopatologica, la capacità di assorbire ed eliminare il carico tossico da parte dell’organismo, ecc. .
Quindi come possiamo fare per migliorare la nostra vita senza privarci di tutto?
È doveroso specificare che non esiste un vero e proprio elenco degli alimenti da evitare, perché in misura più o meno significativa tutti i prodotti che consumiamo ne contengono anche solo in piccolissima parte. Sotto la lente d’ingrandimento soprattutto i prodotti vegetali sui quali pesano numerose variabili: caratteristiche chimico fisiche del terreno sul quale il prodotto è coltivato, l’acqua utilizzata per irrigare, i concimi e i trattamenti a cui sono sottoposte le colture. Anche i trattamenti industriali a cui sono sottoposte le materie prime comportano un rischio di inquinamento, oltre alla perdita di proprietà nutrizionali.
Detto questo, è possibile fare una media e trarne una piccola classifica che chiameremo “provvisoria”, iniziando a eliminare soprattutto i cibi in scatola/lattine.
Di seguito una tabella di alcuni alimenti e il relativo contenuto di nickel (ricordando che i valori sono approssimativi):
CIBI AD ALTO CONTENUTO DI NICHEL (> 0.5 mg/Kg): Arachidi, avena, cacao e derivati, lenticchie, noci, pomodoro concentrato e salse di pomodoro
CIBI A MEDIO CONTENUTO DI NICHEL ( 0.2 – 0.5 mg/Kg): Albicocche, aragosta, asparagi, broccoli, carciofi, cavolfiore e cavoli, cipolla, cozze, fagioli (anche verdi), farina e cereali integrali, lievito, mais, margarina, melanzane, peperoni, pere, ostriche, patate, piselli, pomodoro, prugne, soia e derivati, spinaci, uva passa, zucchine
CIBI A BASSO CONTENUTO DI NICHEL ( circa 0.1 mg/Kg): Carote, fichi, funghi, insalata verde, lattuga, liquirizia, merluzzo, rabarbaro, riso, tè.
Inoltre, è importante ricordare che nei soggetti in cui l’intolleranza si manifesta solo al contatto con il metallo, non è escluso che possa con il tempo estendersi a intolleranza alimentare. È bene quindi limitare l’assunzione di alimenti contenenti molto nichel, rinforzare il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione intestinale.
Queste sono solo indicazioni generali perché ricordo che la sintomatologia è molto diversa da persona a persona e che spesso è anche molto vaga e aspecifica come gonfiore addominale, malessere diffuso, senso di nausea persistente, cefalea, ecc. .
Inizialmente cosa possiamo fare?
- ridurre l’infiammazione intestinale e generale
- rinforzare il sistema immunitario e soprattutto la flora intestinale
Si può intervenire, dopo rigorosa valutazione da parte di un biologo o di un medico nutrizionista, attraverso l’assunzione di ZEOLITE ATTIVATA, un minerale di origine vulcanica la cui struttura microscopica porosa facilità assorbimento dei metalli pesanti presenti nel nostro organismo.
CONCLUSIONI
Evitare tutti i prodotti che contengono grassi idrogenati ( margarina), se si è abituati a bere acqua del rubinetto, facciamola scorrere per alcuni secondo perché le tubature potrebbero contenere tracce di nickel e non da ultimo è importante curare anche gli accessori da cucina utilizzando pentole in ceramica o vetro come sostituti delle padelle in alluminio e teflon
Dr. Alberto Massetti
Dr. Paolo Paganelli
Fonti:
- Low-Nickel diet scoring system for systemic Nickel allergy. Mona Mislankar, BS and Matthew J. Zirwas, MD; Dermatitis, Vol 24 No 4 JulyAugust 2013
- Chimica degli alimenti. Paolo Cabras, Aldo Martelli
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