Tiroide: ipo/ipertiroidismo, disturbi e alimentazione

Dopo il video in cui abbiamo parlato di tiroide, eccone i punti essenziali.

LA GHIANDOLA

La tiroide è una ghiandola alla base del collo che secerne gli ormoni tiroidei T4 e T3. Questi ormoni hanno importantissimi effetti nello sviluppo fetale dell’apparato muscolare, scheletrico e del tessuto nervoso; sono fondamentali nella regolazione del metabolismo di un individuo soprattutto nei periodi di sviluppo e di grande cambiamento adolescenza gravidanza, menopausa e andropausa.

LA PRODUZIONE DEGLI ORMONI TIROIDEI

La produzione degli ormoni tiroidei dipende dalla quantità e dalla biodisponibilità dei loro costituenti principali: iodio e tirosina. L’alimentazione ne è la fonte principale, ma carenze ed eccessi sono causati anche da altri fattori esterni: stress, sedentarietà e patologie.

Le conseguenze sull’organismo sono differenti, con segnali aspecifici per cui è necessaria la supervisione di un medico per interpretarli:

  • Nell’adulto può comparire il gozzo: un aumento di volume in cui la funzione tiroidea può essere normale oppure alterata (iper o ipofunzionante).
  • Nel caso di ipertiroidismo la tiroide funziona rilasciando ormoni in eccesso e i segnali più frequenti sono perdita di peso eccessiva, nervosismo, tachicardia, insonnia, ecc. . Le cause sono molteplici, spesso stress psicofisici che incidono per molto tempo sul metabolismo, eccesso di iodio alimentare, morbo di Basedow o da diverse forme tumorali.
  • L’ipotiroidismo si sviluppa con insufficiente produzione di ormoni e principali segnali sono la comparsa di stanchezza, affaticamento, perdita di peso, soprattutto nel compartimento di massa muscolare, squilibri emotivi, ecc. . Le cause possono essere molteplici: un ipertiroidismo protratto nel tempo, malattie metaboliche, fattori genetici e ambientali, carenza di iodio nell’alimentazione. L’ipotiroidismo in gravidanza può comportare diversi effetti sulla crescita del feto fino all’arresto dello sviluppo del tessuto nervoso, con conseguenze alla nascita di ritardi mentali e altri deficit neurologici.

L’ALIMENTAZIONE DELLA TIROIDE

Attraverso alcune regole alimentari è possibile sostenere e nutrire la tiroide con attenzioni specifiche nel caso di iper o ipotiroidismo.

  • Controllare il peso, mantenendosi in un range di normopeso (indice di massa corporea compreso fra 18 e 24.9), riducendo la massa grassa.
  • mantenere la glicemia bassa e costante, riducendo il consumo di alimenti ad alto indice glicemico e aumentando l’assunzione di fibre da alimenti integrali.
  • fornire attraverso l’alimentazione un apporto di iodio adeguato.
  • Introdurre costantemente alimenti antiossidanti
  • Attività fisica costante e adattata alle proprie capacità motorie.

Nel caso di ipertiroidismo è necessario limitare alimenti con contenuto di iodio elevato come il prezzemolo il pesce, il sale iodato albicocche uova mandorle fichi alghe in modo da ridurre la produzione ormonale

Nell’ipotiroidismo invece sono da evitare gli alimenti gozzigeni che contengono sostanze (es.: glucosinolati, goitrine oppure isotiocinati) che inferiscono con l’assorbimento dello iodio, riducendone la disponibilità per la tiroide.

Alimenti gozzigeni sono: la soia, additivi come i nitrati (e quindi gli alimenti conservati che ne contengono in quantità elevate) e le piante appartenenti alla famiglia delle crucifere (tutti i cavoli, rape, rafano, ravanello, rucola) e nel latte degli animali alimentati con queste piante.

 

Ricordo sempre che per un piano alimentare più preciso e adeguato è importante affidarsi a medici o biologi nutrizionisti.

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