
17 Gen I semi oleosi
I semi oleosi racchiudono in pochi millimetri nutrienti fondamentali: grassi essenziali buoni (omega 3), sali minerali, vitamine e fibre. Tale concentrazione li rende integratori naturali nell’alimentazione quotidiana.
Già per l’Homo Habilis, circa 2 milioni di anni fa, i semi oleosi erano un alimento importante che integrava vegetali, frutta, tuberi e selvaggina.
- Semi di LINO: hanno un elevatissimo contenuto di omega 3, soprattutto per vegetariani e vegani che non mangiano pesce. Un cucchiaino da te copre il fabbisogno medio giornaliero. Contengono molte fibre che concorrono a migliorare la regolarità intestinale; fenoli e fitoestrogeni (lignani) che apportano effetti benefici per la salute delle pareti intestinali come la riduzione del rischio di cancro al colon-retto. Inoltre, si indaga sull’azione preventiva sull’insorgenza del tumore alla mammella.
- Semi di GIRASOLE: apportano una quantità importante di acido folico e vitamina E, essenziale nella costruzione del codice genetico e come antiossidante. Ottimo integratore per le donne in gravidanza prevenendo malformazioni neonatali. I benefici sono anche a carico dell’apparato cardiocircolatorio e nella battaglia contro l’ipercolesterolemia, dato che concorrono a ridurre la produzione epatica di colesterolo LDL “cattivo”.
- Semi di SESAMO: sono un ottimo integratore di calcio (circa 100 mg in un cucchiaio da pasto) al pari del latte e dei formaggi senza le controindicazioni di questi ultimi. Sono fonte di selenio e zinco. Quest’ultimo importante nel mantenere attive le difese immunitarie.
- Semi di CANAPA: una fonte importante di 10 tipi di aminoacidi essenziali, alcuni dei quali hanno riscontri benefici per il sistema nervoso e patologie correlate.
- Semi di ZUCCA: omega 3 e omega 6 importanti nella fitoterapia per l’iperplasia prostatica benigna o prostata ingrossata.
Dr. A. Massetti
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